Cosa si nasconde sotto gli 8mila diamanti che compongono il bugnato di Palazzo Diamanti? A svelarcelo dal 3 al 5 marzo uno spettacolo unico e di “straordinaria complessità”. Il bugnato di palazzo Diamanti, culla rinascimentale di Ferrara diventerà quindi un prezioso canovaccio su cui verranno tracciate la forza e l’espressività dei maestri della pittura ferrarese, il tutto inserito nel contesto della grande mostra "Rinascimento a Ferrara. Ercole de' Roberti e Lorenzo Costa".
Conosciamo il Palazzo dei Diamanti
Il Palazzo dei Diamanti fu commissionato da Sigismondo d’Este, fratello del duca, e Biagio Rossetti decise di inserirlo come elemento cardine del cosiddetto Quadrivio degli Angeli.
Nel cuore dell’Addizione Erculea -l’intervento di espansione urbanistica voluto da Ercole I d’Este- Diamanti rappresenta un punto di straordinaria bellezza e suggestione. L’Addizione costituisce il primo progetto urbanistico ‘della città moderna’ in Europa e vale a Ferrara il riconoscimento UNESCO.
Il progetto alla base dell’Addizione Erculea è carico di simbologie astrologiche: la nuova pianta della città fu progettata basandosi sulle più raffinate teorie astrologiche rinascimentali in modo da incanalare gli influssi astrali per celebrare la figura del Duca. Il Palazzo qui coincide con il “medium coeli” del Duca, ovvero con il punto più alto del cielo rispetto alle sue coordinate di nascita, il suo “zenit”, metafora della sua grandiosità.
Uno spettacolo per svelare i segreti dei diamanti
Tanti sono i misteri e le leggende che avvolgono Palazzo Diamanti e la sua posizione all’interno della ‘pianta astrologica’ della città.
Una di queste narra che all’interno del bugnato vi sia nascosto un vero diamante, prelevato dalla corona di Ercole I d’Este. Soltanto il Duca e il suo capomastro ne conoscevano l’esatta posizione. Si dice che, per evitare che la posizione della gemma venisse svelata, il Duca accecò il capomastro e gli fece tagliare la lingua. In ogni caso la posizione del diamante non sarebbe casuale, ma corrisponderebbe a un punto catalizzatore di energie telluriche e influssi astrali.
Sarà la magia del videomapping a svelarne la posizione esatta? Noi crediamo di sì, ma bisognerà assistere allo spettacolo per scoprirlo!
Quel che è sicuro è che lo spettacolo non smetterà di stupirvi attraverso il susseguirsi di effetti visivi complessi che trasformeranno le facciate del palazzo nello scenario perfetto per presentarvi le opere dei talenti del Rinascimento italiano come: Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa, con Mantegna, Cosmè Tura, Nicolò dell’Arca, Marco Zoppo, Antonio da Crevalcore, Guido Mazzoni, Boccaccio Boccaccino, Francesco Francia e Perugino.
Un modo unico per godere del palazzo sotto una nuova luce capace di enfatizzare le forme, le geometrie e le peculiarità architettoniche. Uno spettacolo perfetto per godere della storia e dell’arte in un modo diverso!
COME ASSISTERE ALLO SPETTACOLO
Poiché entrambe le facciate prenderanno forma, luce e colore nello stesso evento, il migliore luogo di osservazione sarà l’angolo tra Corso Ercole I d’Este e corso Biagio Rossetti (che, per l'occasione, verranno chiusi al traffico).
Gli appuntamenti sono previsti: il 3 marzo dalle 20 a mezzanotte, ogni 15 minuti circa, il 4 marzo dalle 18,30 a mezzanotte, e domenica 5 marzo dalle 19 a mezzanotte, sempre ogni 15 minuti circa (la durata dello show visivo).