Da vedere perchè...
Scoprirete i tesori dell'antica città di Spina: l'importante città etrusca che sorgeva lungo l'antica foce del Po
Rimarrete affascinati dalla ricchezza dei reperti: nel museo si trovano infatti le testimonianze della potenza economica di Spina
Una visita al Museo Archeologico vi permetterà di scoprire i meravigliosi affresci rinascimentali di Palazzo Costabili
Non solo gli interni: il palazzo possiede in un rigoglioso e ampio giardino neorinascimentale tutto da scoprire!
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Museo Archeologico Nazionale
Nella storica Via XX Settembre - un tempo Via Ghiara - dove anticamente scorreva un ramo del Po di Primaro, troviamo il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, ospitato all’interno del prestigioso Palazzo Costabili detto “di Ludovico il Moro”. Uno scrigno di tesori antichi, che racchiude gli splendidi reperti provenienti dagli scavi dell’antica città e della necropoli di Spina.
Cenni Storici
Il Museo nasce nel 1935 come spazio espositivo dedicato alla celebre città etrusca di Spina, porto privilegiato di Atene del nord Adriatico. Vero e proprio “giallo archeologico” fin dal medioevo, la scoperta di Spina avvenne nel 1922 in modo del tutto casuale e inaspettato durante le opere pubbliche di bonifica delle valli di Comacchio.
I materiali portati alla luce con le innumerevoli campagne di scavo rappresentano una raccolta unitaria dal punto di vista topografico e culturale di eccezionale valore.
La Visita
La visita del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara è un'esperienza unica, che unisce la scoperta degli eccezionali reperti di Spina e la meravigliosa cornice di Palazzo Costabili.
Varcato il cancello d’ingresso, la visita comincia dal cortile d'onore, per poi snodarsi tra piano terra e piano nobile. Le tre sale al piano terra sono dedicate alla scoperta degli elementi che caratterizzavano la vita quotidiana di Spina, alle credenze religiose e alla multiculturalità cittadina testimoniata dalle dediche in diverse lingue e scritture. Nelle sedici sale del piano nobile il si scoprirà poi l'incredibile esposizione dedicata ai corredi della necropoli spinetica. Gli amanti dei gioielli rimarranno senza parole di fronte ai raffinati manufatti in oro, argento, ambra e pasta vitrea che si trovano nella "Sala degli Ori". Le antiche mappe del Salone delle carte geografiche offriranno al visitatore una visione chiara del contesto nel quale era inserita Spina. Nella Sala delle “Piroghe”, si potranno ammirare due imbarcazioni monossili, presumibilmente di età tardo romana (III-IV secolo d.C.) rinvenute nelle vicinanze della città.
Assolutamente imperdibile la meravigliosa Sala del Tesoro, che si svela sotto i portici del meraviglioso cortile. Si tratta di un vero gioiello del Rinascimento italiano, affrescato da Benvenuto Tisi, detto il Garofalo, tra il 1503 e il 1506. Con i suoi affreschi e la magistrale illusione trompe-l'œil, l’artista ha rappresentato e portato sino ai giorni nostri l’immagine dei fasti della società dell’epoca e della sua vita mondana.
Irrinunciabile anche una passeggiata nel giardino di Palazzo Costabili. Un vero e proprio angolo verde, tranquillo ed elegante, con l’ormai celebre labirinto, la galleria di rose e tanto altro da scoprire.
Forse non sapevi che...
PIENI E VUOTI. Entrando nel cortile, si nota il curioso gioco di tende al primo piano del loggiato, presenti a coppie alternate. Questo gioco vuole ricostruire con creatività quello originale di "pieni e vuoti" delle finestre, alternativamente aperte e murate a gruppi di due, riportando il visitatore indietro nel tempo. Per apprezzare quanto resta di questa particolarità architettonica, ci si può spostare sul lato del palazzo che dà su via Porta d’Amore: lì si trova una finestra a cinque luci di cui quella centrale è murata.
PALAZZO COSTABILI O LUDOVICO IL MORO? I ferraresi lo conoscono tradizionalmente come Palazzo Ludovico il Moro. Ma il vero nome della sede del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara è Palazzo Costabili. Il Palazzo fu a tutti gli effetti commissionato da Antonio Costabili, segretario di Ludovico il Moro e ambasciatore degli Este. La leggenda tramandata da alcuni scrittori di storia ferrarese secondo la quale la costruzione del palazzo fosse suggerita da Ludovico il Moro per garantirsi un esilio sicuro nel caso avesse perso il ducato di Milano, è un’invenzione del XVIII secolo, che evidenzia le storiche alleanze politiche tra Ferrara e Milano già rinsaldate dalla duplice parentela di Ludovico con gli Este come marito di Beatrice e zio di Anna Sforza, prima moglie di Alfonso d'Este.
UN CORTILE A META’. Il cortile d'onore, ornato da un doppio loggiato dalla decorazione scultorea in pietra bianca, probabilmente opera di Gabriele Frisoni, è completato solo su due lati, ma questo non ha tolto, nei secoli, nulla al suo innegabile fascino. Lo storico svizzero Jacob Burckhardt, tra i più importanti del XIX secolo e grande conoscitore e appassionato d’arte, disse a tal proposito “Questo cortile vale per dieci palazzi sebbene incompiuto e cadente”.
Da vedere perchè...
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