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FERRARA, TERRA DI VINO. IL FORTANA E IL SUO TERRITORIO
In collaborazione con Associazione Italiana Sommelier - Delegazione di Ferrara
Come molti di voi sapranno, un ottimo vino è frutto non solo del sapiente lavoro del vignaiuolo, ma anche della composizione del terreno e delle caratteristiche climatiche del luogo di produzione. Non tutti i terreni, infatti, sono adatti alla coltivazione delle vigne, e la scelta di dove piantarle è sempre ben ponderata e ragionata. Vitigni diversi prediligono suoli diversi, con composizioni organolettiche che differiscono anche di molto e che sono influenzati dai fattori climatici.
Il territorio di Ferrara è un insieme di ambienti naturali tipici delle zone umide e della trasformazione della pianura alluvionale nel corso dei secoli. Ci sono il fiume e i suoi rami - con l’avanzare del Delta a strappare lembi di terra al mare - gli ambienti umidi di acqua dolce, i boschi ripariali e igrofili, i boschi termofili, le pinete piantate dai Romani e poi ripristinate dagli Estensi, le zone umide salmastre e le saline. Il Po e il Reno sono i corsi d’acqua principi, attorniati dai rami di Volano e Primaro - un tempo corsi principali del Po - e da una fittissima rete delle canalizzazioni storicamente vitali sia come difesa del terreno emerso che come fonte di approvvigionamento per l’irrigazione. Inquadrato nel comparto climatico dell’Alto adriatico, potete immaginare il territorio del ferrarese diviso in due: una regione litoranea e in una sub-regione continentale. Ed è proprio nella regione litoranea, nella zona costiera, che il vitigno autoctono Fortana - o come lo chiamamo a Ferrara “Uva d’oro” - si dice fosse già presente all’epoca degli Etruschi.
Diversi sono i racconti sulla sua storia e il suo nome. Alcuni sostengono che il vitigno fosse di origini francesi, perché legato a Renata di Francia o ai Romani, le cui legioni passavano sulla costa adriatica per raggiungere i paesi dell’est. L’uva Fortana è nota anche per la sua generosità: pensate che produceva così tanto da essere chiamata anche “fruttana”.
Oggi il Vitigno Fortana, nella zona Ferrarese, si trova con la sua denominazione DOC, che si distingue per la sua particolarità. Il Bosco Eliceo Fortana DOC, zona unica per le sue caratteristiche pedoclimatiche, i suoli sabbiosi, il clima umido e la vicinanza del mare regalano un habitat ideale a queste vigne, che danno al vino piacevole acidità e finezza di profumi.
Il Fortana è un vino dal colore più o meno ricco, di bella vivacità, ciò dipende da come viene condotta la vinificazione in rosso. Di solito di colore rosso rubino virante al porpora nella sua prima fase di vita, passa poi al granato, per la perdita di sostanze coloranti tipiche della giovinezza.
Un vino che al naso è tipicamente vinoso, floreale, fruttato, vegetale, nelle versioni giovani e frizzanti. Tra queste spiccano note fragranti di fiori rossi come peonia e lillà a volte di garofano, vive e accattivanti, frammiste a nuances di fragoline di bosco e piccoli frutti rossi. Nelle versioni più evolute si percepiscono spiccate note vegetali a volte con sentori di bosso, frammiste a sensazioni resinose e minerali. Al palato le versioni giovani e frizzanti spiccano per avere una vena di freschezza importante con buon retrogusto minerale, di solito sono vini di giusto corpo che regalano un retrogusto piacevolmente sapido. Le versioni più evolute sono un po’; più strutturate, magari con media freschezza e tannicità, ma dal corpo più ricco con buona persistenza gusto-olfattiva.
L'abbinamento di tradizione non poteva non essere che con la salama da sugo, regina incontrastata della nostra cucina tipica!