Carlo Guarienti "La realtà del sogno" al Castello Estense dal 29 ottobre 2022 al 22 gennaio 2023
In mostra oltre 100 opere dell'artista trevigiano, tra i grandi del Novecento
"Un’opera non deve essere spiegata.
Va osservata, ammirata, vissuta.
Coloro che cercano di parlare delle loro opere,
che pretendono di spiegarle,
non sono artisti, ma raccontano storie"
Carlo Guarienti
Carlo Guarienti compie 99 anni e, a Ferrara, abbiamo deciso di celebrarlo con una grande mostra ospitata nelle splendide sale del Castello Estense.
Nato a Treviso nel 1923, è originale protagonista del panorama artistico nazionale ed europeo da oltre mezzo secolo. Un artista straordinario per un'esposizione che vi proporrà oltre cento opere, tra dipinti e sculture, attraverso le quali potrete scoprire l’ampio e articolato percorso dell’artista, segnato da un constante, quanto coerente, processo di metamorfosi.
Dopo l'esordio nel gruppo “I pittori della realtà” nel 1949, il linguaggio dell'artista vira verso il fantastico e il visionario, come testimoniano opere quali "Nascita di una natura morta" (1956). Negli anni Sessanta sperimenta una tecnica mutuata dallo strappo degli affreschi e basata sull’uso di intonaci scrostati, cretti, collage e di una resina sintetica mescolata a colore e sabbia. Successivamente, dopo aver elaborato un bestiario surrealista ispirato a Max Ernst e Aloys Zötl, diventa pittore di geometrie mentali, di forme pure, bidimensionali o solide, organizzate in rigorosi spazi prospettici. Dagli anni Ottanta dipinge numerose nature morte, allestite in atmosfere sospese, fra realtà e irrealtà. Irriducibile sperimentatore. L'articolata e complessa poetica di Guarienti è espressa anche nella produzione plastica, caratterizzata da una potente sintesi formale, tra modelli arcaici e suggestioni novecentesche, e nell'arte incisoria.
Tentato da innumerevoli stimoli, Guarienti punta nella sua opera in direzione di un realismo basato sul pensiero, su concetti astratti che si traducono in immagini, più o meno enigmatiche, sospese tra sogno e realtà. Come ha sottolineato Vittorio Sgarbi, nelle sue opere «troviamo quello che la pittura metafisica aveva voluto rappresentare, fin dai propri inizi, con la ricerca di De Chirico: una dimensione essenziale, totalmente purificata, di puro pensiero, che viene a distillare e quindi a distanziare l’emotività. Pittura puramente mentale.»
Da un’idea di Vittorio Sgarbi. Selezione delle opere a cura di Pietro Di Natale, Vasilij Gusella e Stefano Sbarbaro. Organizzata da Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna