Ad autunno inoltrato, quando le foglie sugli alberi sono ormai rimaste poche e le castagne invadono i sentieri, in città inizia a diffondersi un profumo familiare. In alcuni punti strategici del centro, sempre gli stessi, potete facilmente trovare un buon sacchetto di castagne appena cotte, vendute all’etto, e con loro delle ottime focaccine di farina di castagna che in Emilia-Romagna sono abbastanza diffuse e dette mistocchine. Il nome (in ferrarese mistuchine) deriva probabilmente dal verbo mescolare, mescere, per la natura stessa dell’impasto delle focaccine.
Noterete di certo, per le vie più strette della città, qualcuno che passeggia con un boccone ovale incartato e fumante: un modo comodo per scaldarsi le mani e concedersi una coccola gastronomica durante le fredde giornate invernali, magari dando un’occhiata alle vetrine per ipotizzare i primi acquisti di Natale.
Un dolce povero della tradizione, spesso venuto agli angoli delle strade, quindi, che assieme ai tamplùn riscalda i mesi freddi dei ferraresi con un rassicurante e familiare aroma di castagna.
Si, anche i tamplùn sono a base di farina di castagna e rappresentano anche meglio l’offerta culinaria cittadina essendo proprio ferraresi d’origine.
A differenza del castagnaccio, il quale impasto si presenta liquido per poi essere cotto in forno, i tamplùn sono composti da una pastella meno liquida che deve essere fritta in olio abbondante. La mistocchina, addirittura, è frutto di un impasto denso quanto quello della frolla – per capirci – che va cotto su una piastra bollente.
Non si può dire che tamplùn e mistocchine mettano d’accordo tutti i palati: innanzitutto, chiaramente, devono piacere le castagne. Nessuno dei due snack, inoltre, è classificabile tra le pietanze più leggere della cucina locale; stiamo comunque parlando di bocconi invernali – fritti, nel caso dei tamplùn - e da mangiare con moderazione per poter essere gustati al meglio. Un aneddoto che risale a diversi anni, per farvi sorridere: Leonardo Pieraccioni, noto attore e regista, fu costretto ad interrompere brevemente l’introduzione al suo spettacolo, dal palco del Teatro Nuovo di Ferrara, per confessare, con un sorriso, che la mistocchina che gli aveva gentilmente regalato un ambulante, riconoscendolo tra le vie del centro, lo stava mettendo a dura prova!
Nonostante tutto tamplùn e mistocchine hanno un posto importante nel cuore dei ferraresi, spesso per merito delle tante nonne che per Carnevale non hanno mai perso l’occasione di coccolare i propri nipoti preparando gli ormai noti dolcetti.
Se siete di passaggio nei mesi invernali non vi sarà complicato trovare una mistocchina per un assaggio; ahinoi, non possiamo dire lo stesso per quanto riguarda i tamplùn, un poco più difficili da acquistare. Per sopperire alla possibile mancanza abbiamo pensato di condividere con voi la ricetta di queste frittelle dolci e, già che ci siamo, anche quella delle semplicissime focaccine.
Scoprite le ricette di InFerrara per imparare a cucinare mistocchine e tamplùn, siamo sicuri diventeranno anche per voi un confort food da spendere durante i mesi più freddi dell'anno!
Pronti, ai fornelli, via!
ph. Benedetta Stefani