Da vedere perchè
Verrete trasportati nel passato scoprendo il lavoro e la vita rurale
Rimarrete affascinati dalla vita e il lavoro dei contadini e dai loro particolari mezzi
Entrerete nel vivo di un borgo rurale, osservando le loro case e le loro botteghe
Potrete dedicarvi a conoscere la storia dell’agricoltura attraverso una fornita biblioteca
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Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrararese
Il Centro di documentazione del mondo agricolo ferrarese vi offrirà uno spaccato e una documentazione accurata riguardo al lavoro e alla vita rurale nel territorio dalla fine dell'800 alla prima metà del Novecento.
Cenni storici
Un centro sorto all'inizio degli anni '80, che racchiude la storia dei mestieri e della vita agricola ferrarese, e che ha preso vita grazie all’incessante lavoro di ricerca e recupero operato dall'agricoltore e collezionista ferrarese Guido Scaramagli.
La visita
Visitando il Centro di Documentazione del mondo agricolo ferrarese avrete la possibilità di immergervi nella vita rurale locale nel periodo che va tra la fine dell'800 alla prima metà del Novecento. All’agricoltura era legata gran parte dell’economica locale, degli usi e dei costumi.
La prima sezione del Centro è dedicata alle attrezzature agricole, finemente restaurate, ed è arricchita da rari "pezzi unici" provenienti da paesi d'oltreoceano. Di grande interesse è anche la documentazione relativa agli imponenti lavori di bonifica realizzati sul territorio, alla frutticoltura, alle attività ambulanti ed ai mezzi di trasporto. Una seconda sezione vi porterà tra gli ambienti tipici di un borgo rurale, dalla casa alle botteghe artigiane, la chiesa o la scuola.
All’interno del centro si trovano inoltre una selezione ricca e completa di materiali dei burattinai. Completa il tutto una fornita biblioteca specializzata in storia dell'agricoltura.
Forse non sapevi che...
BONIFICHE E SCARIOLANTI. Le bonifiche regalarono terre che prima erano sommerse e contribuirono nei secoli alla crescita dell’agricoltura locale. Una delle figure fondamentali e quasi “mitiche” della tradizione ferrarese è quella degli scariolanti. Si trattava di braccianti che trasportavano la terra per mezzo delle loro cariole durante i lavori di bonifica. Attivi già all’epoca degli Estensi (dal XV sec), gli ultimi scariolanti del ferrarese lavorarono negli anni ’40 nei territori del Reno e del canale di Burana. Si trattava perlopiù di poveri contadini, che lavoravano instancabilmente immersi nella melma fino al ginocchio o bruciati dal sole, trasportando la terra da un posto all'altro per tornare a "voltare e rivoltare" il loro pesante e melmoso carico.
FERRARA, TERRA DI CANAPA. L’Italia è stata per secoli, fino ai primi decenni del ‘900, il secondo produttore mondiale di canapa dopo l’Unione Sovietica. In tutta la penisola, si coltivavano a canapa oltre 80mila ettari di terreni, dei quali più della metà in Emilia-Romagna. Proprio Ferrara era il maggior centro di produzione e lavorazione della canapa, insieme a Carmagnola (nel torinese).
Ph. sito ufficiale museo.
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