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Palazzo dei Diamanti
Palazzo dei Diamanti, nel cuore di Corso Ercole I d'Este, è uno dei simboli di Ferrara nel mondo. Sono gli oltre 8.500 blocchi di marmo bianco e rosato che rivestono i suoi muri esterni a dare nome a questo suggestivo palazzo, che dal 1991 è conosciuto come sede di importanti mostre d’arte moderna e contemporanea organizzate dalla Fondazione Ferrara Arte. Le mostre si svolgono negli spazi appositamente realizzati a piano terra, mentre al primo piano l'edificio ospita la Pinacoteca Nazionale di Ferrara, che conserva una collezione storico-artistica di eccezionale valore.
Palazzo dei Diamanti - Cenni Storici
La storia di Palazzo dei Diamanti è indissolubilmente legata a quella dell’Addizione Erculea, un vero e proprio piano regolatore ante litteram realizzato tra il 1492 e il 1510, e che nel 1995 ha valso alla città l’inserimento nel patrimonio mondiale UNESCO, come “Ferrara, Città del Rinascimento”.
In seguito alla guerra con Venezia, nel 1484, Ercole I° d’Este si convinse della necessità di rafforzare le mura della città. Per questo ambizioso progetto il Duca si affidò all’architetto Biagio Rossetti, che include il rifacimento della cinta muraria all’interno di una rielaborazione totale del tessuto urbano cittadino, l’Addizione Erculea appunto.
Il Palazzo dei Diamanti fu commissionato da Sigismondo d’Este, fratello del duca, e Biagio Rossetti decise di inserirlo come elemento cardine del cosiddetto Quadrivio degli Angeli, il cuore dell'Addizione. Il bugnato di marmo bianco e rosa, che crea un affascinante gioco di luci ed ombre che si sussegue durante la giornata, sembra scolpito da un unico blocco di marmo. Ovviamente non è così, ma vi sfidiamo a trovare le fessure di connessione tra un blocco e l’altro!
Nei secoli successivi, Palazzo Diamanti venne abitato in maniera discontinua dagli Este fino alla devoluzione di Ferrara alla Santa Sede, per essere successivamente ceduto alla famiglia Villa.
Nel 1842 fu infine acquistato dal Comune di Ferrara che decise di ospitarvi la Pinacoteca e l’Ateneo Civico.
Durante i bombardamenti del 1944 l'edificio fu danneggiato e andò perduta gran parte delle opere conservate nei depositi.
Palazzo dei Diamanti - La Visita
Il piano terra di Palazzo Diamanti è uno spazio destinato ad ospitare esposizioni temporanee. Visitando ogni esposizione potrai scoprire interessanti e originali allestimenti che rendono unico lo spazio espositivo. Al primo piano troverai invece la splendida collezione della Pinacoteca Nazionale di Ferrara.
Forse non sapevi che...
IL DIAMANTE NASCOSTO. La leggenda narra che all’interno di uno dei “diamanti” di marmo vi sia un vero diamante, prelevato dalla corona di Ercole I d’Este. Soltanto il Duca e il suo capomastro ne conoscevano l’esatta posizione e si dice che, per timore che il segreto fosse svelato, il Duca tagliò la lingua e accecò il capo mastro. Il diamante non si troverebbe in una posizione qualunque, ma in un punto di rara concentrazione di energie telluriche e influssi astrali.
ASTROLOGIA NEL QUADRIVIO DEGLI ANGELI. Il progetto alla base dell’Addizione Erculea è carico di simbologie astrologiche, volte a celebrare la figura di Ercole I° d’Este. Palazzo Diamanti coincide con il “medium coeli” del Duca, ovvero con il punto più alto del cielo rispetto alle sue coordinate di nascita, il suo “zenit”, a simboleggiare la sua grandiosità.
MODELLO PER PALAZZI LONTANI. Il Palazzo dei Diamanti è stato di grande ispirazione per la costruzione del celebre Palazzo delle Faccette nel Cremlino di Mosca, commissionato da Ivan il Grande e progettato dagli architetti Marco Ruffo e Pietro Antonio Solari.