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L’amore a Ferrara è un fil rouge che oltrepassa il tempo: dalle passioni della Corte estense ai sublimi versi dell’Ariosto e del Tasso.
Percorrendo le strade della città potrete lasciarvi rapire della magica atmosfera che ha fatto da cornice ai leggendari amori di Lucrezia Borgia e che per secoli ha custodito i segreti e le passioni di una delle più importanti corti italiane.
San Valentino a Ferrara: l'amore segreto di Lucrezia Borgia
Molti conoscono la tragica sorte di Ugo e Parisina, la cui storia ancora riecheggia tra i corridoi del Castello Estense, ma pochi sanno della storia che collega una passione nata tra le stanze della corte ferrarese e la biblioteca Ambrosiana di Milano. Lì si trova, custodito in una teca, un dorato ciuffo di capelli che si dice essere proprio di Lucrezia Borgia.
Ma come hanno fatto ad arrivare i biondi ricci di Lucrezia, che si dice abbiano ispirato la creazione della coppia ferrarese, fino a Milano?
La nostra storia inizia a Ferrara nel 1502: quel giorno la corte ospitava dei giovani poeti e, tra questi, si trovava anche il protagonista della nostra storia.
Il giovane desiderava fortemente essere notato dalla Duchessa e, anche se aveva sentito più volte parlare della sua bellezza, quando finalmente la vide ne restò fortemente invaghito.
I suoi capelli biondi splendevano, illuminati dai raggi del sole che filtravano dalle grandi vetrate del palazzo. Come poteva dimenticare quella figura? L’impatto fu tale che decise di modificare la struttura della sua prima opera, all’epoca quasi ultimata. L’opera, intitolata “gli Asolani”, è pregna dell’amore più appassionato che un uomo può provare.
Il giovane ne regalò una copia alla sua amata e l’amore scoccò fra i due, segretamente, tra i corridoi del palazzo, complici sguardi e versi segreti.
Dopo un tempo però giunse a Ferrara la peste ed il poeta fu costretto a scappare dalla città. La duchessa, invece, non poteva abbandonare il suo popolo decimato: iniziò così un lungo rapporto epistolare. Lui però non riusciva a scordare i capelli di lei, e così lei gli mandò una delle sue bellissime ciocche. Per conservarla per sempre vicino a sé, lui la depose in un prezioso scrigno, dove custodiva anche tutte le lettere d’amore che si erano scritti.
I due amanti non si rividero mai più ma continuarono a scriversi ancora per sedici anni.
Poi lei morì e lui divenne cardinale: il suo nome? Pietro Bembo: uno dei personaggi più rilevanti nel panorama letterario italiano.
Da Ferrara partono tante storie e tante leggende: non è difficile immaginarsi come gli amanti vivessero le antiche vie del centro storico e passeggiassero per i sontuosi parchi rinascimentali.
Ferrara conserva ancora oggi quel fascino romantico e, in occasione di San Valentino, celebra gli amori del passato e del presente. La sua suggestiva atmosfera, quasi metafisica, fa da perfetta cornice per gli innamorati e diventa uno sfondo unico per quei momenti indimenticabili che fanno provare le farfalle nello stomaco.
Arricchita da romantiche decorazioni in Piazza Trento e Trieste e al Parco Coletta, la città diventa uno scenario perfetto per passeggiare mano nella mano e ricordare l’importanza di questo sentimento che, più di qualunque altro, è capace di smuovere mari e montagne.