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Chiesa del Gesù
La Chiesa del Gesù è una tipica chiesa in stile Ferrarese che si trova a pochi passi dal Castello Estense, nell’area ricavata dall’innovativo progetto della cosiddetta Addizione Erculea, ideata da Biagio Rossetti nel 1492.
Cenni Storici
La Chiesa del Gesù fu edificata nel 1570 per la comunità Gesuita, su progetto dell’architetto Alberto Schiatti e per volontà del duca Ercole II d'Este, che nel 1551 aveva invitato i monaci in città poiché potessero istituire un collegio destinato all'educazione dei giovani. Nel 1773, La Compagnia del Gesù fu soppressa e la chiesa ed il collegio furono affidati ai padri somaschi. Dopo le soppressioni napoleoniche, il collegio fu destinato a funzioni diverse come tribunale, ospedale e carcere. A seguito di varie vicissitudini poi, i Gesuiti tornarono nel 1847 e qui dimorarono sino al 1979.
Come potrete vedere, la Chiesa del Gesù, danneggiata dai bombardamenti del 1944 e successivamente restaurata, è oggi un incantevole esempio della sobrietà ferrarese. Al suo interno, tra le tante opere d’arte degne di nota, troverete due manufatti imperdibili. Il primo è il Compianto sul Corpo di Cristo di Guido Mazzoni, un gruppo di statue policrome in terracotta databili a prima del 1485. Un opera di rara e drammatica bellezza che siamo sicuri vi colpirà e coinvolgerà, con la sua capacità di esprimere il dolore umano di fronte alla morte. Il secondo, posto dietro l’altare maggiore, è il monumento funebre alla duchessa Barbara d’Austria, moglie di Alfonso II d’Este, progettato dal noto architetto napoletano Pirro Ligorio.
Forse non sapevi che...
PIANZUN DLA ROSA. Il gruppo scultoreo Compianto sul Corpo di Cristo è sempre stato conosciuto in dialetto anche come “Pianzun dla Rosa” (Piangenti della Rosa), perché originariamente si trovava nella chiesa di Santa Maria della Rosa, distrutta durante la seconda guerra mondiale.
TANTI NOMI, UNA CHIESA. Originariamente intitolata a Gesù in quanto fondata dall’ordine dei Gesuiti, la chiesa cambió nome in “San Michele nel Gesù” nel 1933, quando l’arcivescovo Ruggero Bovelli vi trasferí il priorato di San Michele. Ma nel 1986 la parrocchia modificò nuovamente la sua intitolazione passando a quella attuale.