LUOGHI STORICI

Corso Giovecca e la Prospettiva

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Corso Giovecca

Sull’area dell’antico fossato delle mura medievali oggi scorre una delle due arterie principali del centro città: Corso Giovecca. Lungo la strada si lasciano ammirare palazzi d’epoca, edifici rilevanti e luoghi di particolare interesse che descrivono le tappe storiche dell’evoluzione di Ferrara. Corso Giovecca, infatti, divide con la sua linea retta la città medievale dall’Addizione Erculea, la Città Nova ovvero l’ampliamento urbanistico fortemente voluto dal Duca Ercole I d’Este e progettato del celebre architetto Biagio Rossetti.

Lungo Corso Giovecca, partendo da Piazzale Medaglie d’Oro, e dalla cosiddetta Prospettiva, e spostandosi verso il centro storico, vedrete susseguirsi alcuni edifici di grande rilievo come la Palazzina di Marfisa - che fu anche sfondo di un celebri film del regista ferrarese Michelangelo Antonioni fino a raggiungere il il Castello Estense. Di fronte a questo, il Palazzo Monte di Pietà che segna l’incrocio tra la fine di Corso Giovecca e Corso Ercole I d’Este. Il Palazzo della metà del ‘700 sorge su quello che veniva definito il Padiglione, o Giardino delle Principesse Estensi. Qui i regnanti ricevevano i pegni della povera gente alla quale corrispondevano un terzo del loro valore.

Un percorso perfetto per ammirare la città passeggiando dal centro fino alle mura cittadine e viceversa, in poco più di un chilometro.

Prospettiva di Corso Giovecca

Le estremità di Corso Giovecca offrono decisamente due panorami suggestivi ai passanti: da una parte l’imponente Castello Estense che si apre su Corso Ercole I d’Este, e dall’altra una struttura settecentesca capace di guidare l’occhio verso l’orizzonte attraverso archi scenografici e scaloni monumentali, questa delizia per lo sguardo è detta, appunto, ‘Prospettiva’. La prima versione della Prospettiva di Corso Giovecca fu realizzata tra il 1703 e il 1704 sul progetto di Francesco Mazzarelli, in sostituzione di una porta d’accesso alla città che tagliava le mura. 
Si deve agli anni Trenta del Novecento la trasformazione più significativa del monumento, in seguito all’ampliamento del Corso: in quell’occasione vennero aggiunti al monumento i due fornici laterali che permettono oggi il passaggio pedonale, e fu rivista la struttura di Piazzale Medaglie d’Oro che ne migliorò ulteriormente il colpo d’occhio verso il punto di fuga della fine del Corso.
Sia in entrata che in uscita vi consigliamo di non perdere l’occasione di attraversare e ammirare questa particolarissima architettura.

Forse non sapevi che...

IL CAROSELLO. La Prospettiva viene colloquialmente denominata dai ferraresi il "Carosello" per la sua forma particolare che ricorda il logo del celebre programma televisivo degli anni ‘60 e ‘70; si trattava di uno spazio pubblicitario che andava in onda dopo il telegiornale: tutti i bambini dell’epoca lo attendevano per un ultimo momento di svago prima di andare a letto.