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Teatro Comunale Claudio Abbado
A pochi metri dal Castello Estense, all’incrocio che i ferraresi sono soliti chiamare “I 4S”, troverete uno splendido palazzo caratterizzato da un loggiato e dai due lati collegati tra loro dal doppio angolo smussato del fronte principale. Si tratta del Teatro Comunale di Ferrara, dove noi ferraresi amiamo recarci per assistere ad una tante delle rappresentazioni delle sue numerose stagioni. Dal 2014 è dedicato a Claudio Abbado, che ne fu direttore artistico per molti anni.
Cenni Storici
La costruzione del Teatro risale al periodo tra il 1773 ed il 1797, e fu eseguita seguendo il progetto degli architetti Antonio Foschini e Cosimo Morelli.
L’ingresso principale, che affaccia su Corso Martiri della Libertà e sul Castello, è identificato dal loggiato, mentre il lato che dà su corso Giovecca ne è privo.
Entrando nel caveo del Teatro, resterete affascinati dalle splendide decorazioni, affidate nel 1791 a Serafino Barozzi e poi rinnovate nella prima metà dell’Ottocento. L’intervento più significativo fu quello di matrice “romantica” realizzato da Francesco Migliari, che realizzò nel 1833 un sipario dipinto ispirato all’Orlando Furioso. Nello stesso periodo furono inseriti nel soffitto il rosone traforato e la lumiera, che prende luce dal tetto. Sul soffitto quattro scene della vita di Giulio Cesare, evidenza del patriottismo che ha permeato quell’epoca.
Ma oltre alle bellissime decorazioni, c’è altro. Visitando il Teatro Comunale di Ferrara vi troverete in uno dei luoghi di fondamentale importanza per quello che fu il dibattito che portò allo sviluppo del cosiddetto “teatro all’italiana”, con la sua forma ellittica e i cinque ordini di palchi fino al soffitto e la maggiore profondità che caratterizza la scena.
Il Ridotto del Teatro Comunale
Proprio accanto all’ingresso principale del Teatro potrete attraversare un arco e, subito a sinistra apparirà l’elegante scalone d’onore in marmo bianco, che introduce alle sale del Ridotto. Questi spazi, ai quali prima si accedeva proprio da questo scalone, furono completati per ultimi, nei primi dell’800. Un’area di incontro per il pubblico del Teatro allora come ora, con ricche decorazioni di gusto barocco, il meraviglioso soffitto dipinto dal Migliari e le pareti della Sala Grande ornate da dorature.
Il Ridotto ospita anche la rassegna “Ferrara Musica al Ridotto”, incontri delle compagnie teatrali con il pubblico, presentazioni di libri e può essere affittato per eventi privati.
La Rotonda Foschini
Caratteristica architettonica del teatro di Ferrara è la suggestiva Rotonda Foschini, a forma ellittica.
È come un occhio che si spalanca sul cielo. C’è, è in centro città, eppure non si vede. Per trovarla ci dovrete arrivare per caso, o cercarla. Dedicata ad Antonio Foschini, che è stato uno dei due progettisti del Teatro Comunale di Ferrara, la Rotonda Foschini è tra i luoghi metafisici della città metafisica per eccellenza.
Nata come luogo di attraversamento delle carrozze dell’epoca (grande all’incirca come lo spazio attiguo della platea del teatro), oggi è chiusa al traffico per goderne la bellezza con pacata tranquillità. La rotonda Foschini, che ha una particolare forma ellittica, è utilizzata anche come luogo espositivo ed è talvolta sede di eventi.
È bella sia di giorno che di sera, e non smette mai di stupire con i colori che regala ai passanti. L’arancione acceso della facciata, nelle giornate di sole caldo, si staglia contro l’azzurro del cielo che si libera nella grande ellissi che si vede ponendovi con il naso all’insù. Di sera, illuminata e silenziosa, è il posto più romantico per scambiarsi un bacio o una carezza.
Facendo una rapida ricerca sui social, troverete migliaia di foto che ne immortalano la bellezza. Il selfie d’effetto è assicurato. Provare per credere.
Ph. ©Marco Caselli Nirmal