La coppia ferrarese
Se decidete di visitare Ferrara, di passaggio per un concerto o per qualche giorno, assaporandone appieno anche tutte le sue meraviglie, vi imbatterete in questo caratteristico pane dalla forma curiosa. Giusto il tempo di passare davanti ad una panetteria o di fermarvi al ristorante e la vedrete, la regina della tavola ferrarese: la coppia.
Un pane dalla classica forma a croce, ottenuta da due rotoli di impasto, i “grustin”, che si uniscono al centro formando un cuore morbido, “il mulinott”.
Le sue origini si perdono, come spesso accade con le ricette storiche, tra verità e leggenda. Si narra infatti che la coppia ferrarese nasca come omaggio ad uno dei personaggi storici più noti della città: Lucrezia Borgia. Sposa di Alfonso I d’Este, Lucrezia arriva a Ferrara nel 1502, con un’entrata in scena a dir poco maestosa. Flessuosa come un giunco e riccamente vestita, colpì per la sua grande bellezza, con un delicato viso incorniciato da lunghi boccoli dorati. Proprio questi boccoli, suggerisce la leggenda, paiono aver ispirato la forma della coppia ferrarese descritta nel 1694 dallo storico Antonio Frizzi, come un pane ritorto. Le due estremità allungate saranno aggiunte successivamente nel tempo. Alcuni dicono sia stato Cristoforo da Messisbugo, celebre cuoco di corte, ad offrirlo al Duca Alfonso I d’Este in occasione dei festeggiamenti per il Carnevale.
Altri invece che questa forma abbia avuto origine in una cena organizzata dal Duca di Ferrara nel 1536, in cui messer Giglio avrebbe presentato in tavola un pane ritorto con i caratteristici ‘crostini’.
Ottima con una fetta di zia ferrarese o per fermare quel languorino in attesa del pranzo, ma anche per merenda, la coppia non può mancare nella vostra check list foodie durante la visita alla città estense!