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Basilica di San Giorgio fuori le mura
La Basilica di San Giorgio fuori le mura è facilmente raggiungibile tramite una passeggiata lungo il Po di Volano, oppure seguendo il percorso verde delle mura.
Si tratta di un luogo di grande importanza storica, che non potete mancare durante il vostro soggiorno ferrarese.
Cenni Storici
La storia della Basilica è legata a doppio filo con quella della nascita di Ferrara.
Fra il VII e l'VIII secolo, la sede vescovile locale venne spostata dall’antico abitato romano di Voghenza - a sud est dell’attuale città - al Borgo San Giorgio, situato sulla riva destra del Po di Volano, che divenne quindi il primo nucleo dell’insediamento cittadino.
La Basilica fu Cattedrale di Ferrara fino al 1135, anno in cui la sede vescovile venne trasferita sull’altra riva del Po, attorno al castrum bizantino, nell’attuale Cattedrale di Ferrara anch’essa dedicata a San Giorgio Martire.
Ma San Giorgio fuori le mura non è stata sempre così come la vediamo. Nel 1473, l’intervento di Biagio Rossetti adattò e ampliò gli spazi della prima basilica per adeguarla alle esigenze conventuali dei monaci Olivetani, a cui Nicolò III d’Este aveva affidato lo spazio. Accanto alla basilica si staglia la torre campanaria, eretta nel 1485 e ai piedi del quale troverete la tomba di Cosmè Tura, celebre artista rinascimentale.
Nel 1581 l’intervento di Alberto Schiatti modificò ulteriormente la struttura, mentre l’attuale facciata fu realizzata nel ‘700 su progetto di Andrea Ferreri.
Assolutamente da visitare, questo prezioso luogo racchiude parte della più antica storia ferrarese, con meravigliosi affreschi rinascimentali ed tanti altri splendidi dettagli.
All’interno della chiesa potrete ammirare il monumento funebre del Vescovo di Ferrara Lorenzo Roverella, opera quattrocentesca di Ambrogio da Milano e Antonio Rossellino, ma anche la Tomba di San Maurelio Vescovo, patrono della città, posta nella cappella a lui dedicata in fondo alla navata laterale di sinistra.
Forse non sapevi che...
IL POLITTICO ROVERELLA. Cosmè Tura realizzò per la chiesa, tra il 1470 e il 1474, il Polittico Roverella. Un'opera tra le più significative del rinascimento ferrarese, commissionato da Bartolomeo Tura, fratello dell’artista oltre che abate del monastero e cardinale.
Del polittico, oggi parzialmente disperso e smembrato in numerosi musei, resta solo una descrizione settecentesca. Visitando la Pinacoteca Nazionale di Ferrara potrete vedere due dei tondi restanti, raffiguranti rispettivamente il Giudizio Universale e il Martirio di San Maurelio.
EVENTI A SAN GIORGIO. All’interno della basilica e degli spazi della parrocchia, vengono spesso realizzate mostre e concerti.