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Giorno del Patrono da vero local

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Il 23 aprile si celebra San Giorgio, patrono di Ferrara. Fonti scritte parlano di festeggiamenti dedicati al Santo fin dal Medioevo, comprendenti la tradizionale corsa dei cavalli che oggi rappresenta la gara più importante del Palio storico cittadino. Alla prima chiesa di San Giorgio, sulla cosiddetta ‘punta’, allora disegnata dalla biforcazione di due rami del grande fiume Po, si deve il primo insediamento urbano di una comunità di pescatori, accanto il quale nacque la città di Ferrara, sulla riva sinistra del fiume.

“Fece il nostro Comune l’Anno 1682 edificare da fondamenti in mattoni il ponte sul PO di Volana a S. Giorgio…e vi posarono ai quattro angoli altrettante statue di marmo de’ SS. Giorgio, Maurelio, Rocco e Filippo Neri”. (A. Frizzi)

Ancora oggi, ovviamente, il giorno del Patrono è un’occasione speciale per scoprire una Ferrara in festa, con le sue tradizioni locali; mentre per le corse dei cavalli è necessario attendere il giorno del Palio, verso la fine di maggio.

L’occasione si fa ancora più ghiotta se pensate di sfruttare il successivo ponte del 25 aprile per restare fino a domenica in città; in questo modo potrete aggiungere alla lista delle ‘Cose da non perdere a Ferrara’ anche l’atmosfera unica della Fiera di San Giorgio. Ma per vivere il giorno del Patrono nel modo più autentico, proprio come farebbe un ferrarese, abbiamo pensato di darvi qualche consiglio, di proporvi un itinerario speciale lungo un giorno intero, da spezzare a piacere.

Innanzitutto, nel giorno di festa, la colazione al bar è d’obbligo: tipicamente ferrarese la ricciola, per chi ama iniziare la giornata con il salato, di sfoglia, di pane o addirittura mista; chi preferisce il dolce può assaggiare il cannoncino alla crema, oppure, in alcune pasticcerie è possibile trovare anche un assaggio di Tenerina, la torta tipica al cioccolato, o piccole porzioni di torta Tagliatella. Dopo il caffè o il cappuccino, ci spostiamo a piedi dai bar del centro per raggiungere la Fiera.

torta tenerina tipica di Ferrara

torta tagliatella tipica di Ferrara

Il cuore delle celebrazioni si snoda tra la Basilica di San Giorgio – e la Delizia dei Bagni Ducali di viale Alfonso I d’Este, abbracciati da un tratto di cinta muraria. Muovendosi dal centro è possibile percorrere via Mazzini da Piazza Trento e Trieste, dove ammirare il metafisico Listone. Via Mazzini è una delle arterie principali del centro storico e tagliava longitudinalmente quello che era il ghetto ebraico cittadino; proprio lungo la strada è possibile ammirare la Sinagoga cittadina.

Una tappa per visitare la Chiesa dei Santi Giuseppe, Tecla e Rita da Cascia, di inizio Seicento, destinata all’Ordine degli agostiniani scalzi quindi caratterizzata dall’accogliente semplicità. Una curva a sinistra, in via Porta San Pietro, e sempre dritto per via Quartieri fino all’angolo con la bellissima via Beatrice II d’Este; qui incontriamo un luogo magico, tappa tradizionale per il giorno del Patrono: il Monastero di Sant' Antonio in Polesine con il suo ciliegio giapponese in fiore. Il 23 aprile, in primavera inoltrata, è il momento migliore per godersi lo spettacolo bianco e rosa messo in scena dal magnifico albero che lascia i cittadini a bocca aperta ogni anno. Un luogo altamente instagrammabile e a pochi passi dal Museo Archeologico Nazionale di Ferrara.


monastero di sant antonio in polesine di Ferrara

Il lungo mercatino del giorno del Patrono si snoda subito al di là della Prospettiva della Ghiara e occupa una significativa porzione di viale Afonso I d’Este. Non mancano di certo gli stand che offrono specialità culinarie tradizionali, ma nemmeno quelli che propongono strumenti comodi e avveniristici per semplificare i lavori di casa, dai tagliaverdure agli aspirapolvere, presentati con enfasi dagli standisti. Una passeggiata tra le bancarelle, qualche acquisto, una scorta di prodotti tipici e piccoli sfizi culinari da passeggio.

Ad occuparsi della cucina, per un pranzo tipico, è la Contrada di San Giorgio, all’inizio di via Ferrariola, sul lato chiuso al traffico, proprio dietro alla Basilica. Si consiglia qui la prenotazione - attraverso i canali social del Borgo San Giorgio - per gustare saporite specialità del territorio: cappellacci di zucca sia al ragù che burro e salvia, ovviamente, ma anche pasticcio di maccheroni tradizionale, cappelletti, pinzini farciti e grigliata mista; piatto vegetariano compreso per accontentare tutti i palati. 

Nel pomeriggio continua l’animazione a cura della Contrada di San Giorgio con: collaterali al Palio storico cittadino - programmato per fine maggio -, le rievocazioni storiche delle singole Contrade sono occasioni perfette per ammirare i magnifici costumi artigianali e la qualità interpretativa dei figuranti

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cappellacci di zucca tipici ferraresi

pasticcio ferrarese

Per intrattenere i più piccoli, ma anche i grandi in vena di qualche follia, come da copione per una fiera che si rispetti, non manca di certo il Luna Park: più di 40 attrazioni, dal tradizionale Bruco Mela all’adrenalinico The Monster, e tante golosità tipiche come zucchero filato e crepes. L’atmosfera ci riporterà indietro nel tempo facendoci venire voglia di un giro in giostra per tornare bambini!

Ferrara Luna Park

La giornata del Patrono da vero local va sicuramente a concludersi con un aperitivo in centro; consigliatissimo il tipico Sguazzone, un rinfrescante bicchierone di vino bianco e acqua frizzante, con una fettina di limone e il ghiaccio. La cena? In centro avrete l’imbarazzo della scelta tra ristoranti e trattorie tipiche, ma abbiamo pensato ad una sorta di guida tutta da leggere a questo LINK.

vie centro storico di ferrara

Anche il giorno del Patrono volge al termine, ma i ferraresi più fortunati sanno di potersi godere l’intero ponte, tra 23 e 25. Speriamo di avervi condotti per bene tra le abitudini più local in questa giornata speciale: vi aspettiamo anche il prossimo anno!